Deuteronomio 8:5


È il sentimento del mondo (specialmente) occidentale che questa è la migliore epoca del mondo in cui l'uomo ha raggiunto quasi la meta della felicità: essere liberi e godere di ogni ricchezza. Questa società in effetti è costruita sul concetto di libertà e democrazia ovvero della libertà di fare quello che si vuole della propria vita purché si affidi la vita stessa nelle mani dell'uomo che governa cioè si lavori per loro. Sembra un controsenso? Ma in effetti è così, il mondo dà l'illusione della libertà perché è libertà di peccare mentre in realtà rende schiavi, dà l'illusione di determinare la propria vita sociale con la partecipazione al voto mentre in realtà rende schiavo ogni uomo e chi non è d'accordo è "antidemocratico" perciò da perseguire.

Quella di oggi è una società profondamente diversa da quella di prima degli anni 60. Molti principi morali che duravano da millenni, sono stati considerati tabù da cui liberarsene per essere finalmente "liberi". Iniziò così la corsa allo smantellamento della società: il divorzio, l'aborto, ecc. fino all'abbandono dell'idea di Dio Creatore.

Quindi, questo concetto di falsa libertà "io sono mio e non devo dare conto a nessuno di quello che faccio" ha influito su tutte le relazioni umane negli ultimi quarant'anni coinvolgendo i rapporti all'interno della famiglia. E anche nell'educazione dei figli dove i genitori sono confusi e non fanno più gli educatori perché, il più delle volte, coloro che devono impartire la giusta disciplina non sanno come fare a correggere il figlio dalla propria condotta.

L'abbandono della Parola di Dio è la causa di tutta questa confusione. In effetti ciò che all'uomo sembra una cosa buona è invece in contrasto con quanto Dio suggerisce. Vediamo cosa dice il nostro DIO l'Eterno:

"Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle porte della tua città" (Deuter. 6:6-9).

"Non risparmiare la correzione al bambino; se lo batti con la verga, non ne morrà; lo batterai con la verga, ma lo salverai dal soggiorno dei morti" (Prov. 23:13-14).

"La verga e la riprensione danno saggezza; ma il ragazzo lasciato a sé stesso, fa vergogna a sua madre" (Prov. 29:15).

"E voi, padri, non irritate i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell'istruzione del Signore" (Efes. 6:4).

La giusta correzione dei figli è considerata una barbarie, una violenza, cosa dell'altro mondo. Mentre l'abbandono dei figli da parte dei genitori è considerata civiltà. La Bibbia afferma che un ragazzo lasciato libero e senza correzione farà sicuramente del male ai propri genitori e non solo.

QUESTO CONCETTO DI DISCIPLINA NON È MALTRATTAMENTO AI MINORI COME VIENE FALSAMENTE PREDICATO, infatti è in questi ultimi giorni che si sentono notizie di genitori che uccidono i figli ogni giorno, ma non così è successo nel popolo di Israele che metteva in pratica questi principi. Non doveva essere al contrario? NOI NON STIAMO ASSOLUTAMENTE SOSTENENDO IL MALTRATTAMENTO DEI MINORI E NEMMENO IL NOSTRO DIO AMOREVOLE IL QUALE VUOLE CHE TUTTI I BAMBINI VANNO A LUI.

I genitori hanno il santo dovere di educare e correggere i propri figli e insegnare loro le giuste cose con rigore e con amore, facendo loro comprendere che nulla si ottiene senza impegno personale nel rispetto di regole e di principi per vivere bene ed amare sé stessi ed il prossimo.

Cosi anche Dio interviene costantemente con la Sua disciplina verso i Suoi figli per impartire le giuste regole spirituali. Egli interviene sempre affinché ogni Suo figlio giunga alla formazione completa del giusto carattere divino. E questo lo fa anche duramente a volte, se necessario, pur di salvare il figlio che ama.

Tutti credono in quello che vogliono, si credono giusti e "cristiani" non vogliono cambiare il loro modo di vivere, fanno voti e cerimonie, spesso vanno nelle chiese per essere visti dal prossimo ma non ne escono mai edificati, anzi la parola ricevuta è subito dopo dimenticata. E questo perché? Perché ascoltano la Parola non per applicarla alla propria vita ma a quella degli altri; insomma, non sentono la necessità di essere corretti né di volerlo essere, non voglio cambiare il loro stile di vita, non vogliono rinunciare al mondo, anzi una qualche correzione è considerata come un castigo di Dio.

Guai al figlio che non è corretto dal genitore e guai a noi se non siamo corretti dal nostro Padre celeste! Riconosciamo che quando siamo corretti è per il nostro bene perché Dio ha cuore la nostra vita futura quella eterna non solo questa carnale effimera che prima o poi terminerà.

Evitiamo, perciò, di combattere una personale battaglia e non riconoscere di cuore che Dio, per Sua grazia, interviene in noi per farci comprendere che abbiamo sbagliato. E' difficile ammettere i propri errori e rivolgersi al proprio creatore per cercare aiuto mentre è più facile trovare mille ragioni per non chiedere perdono. Ecco perché è necessario l'intervento di Colui che ci brama fino alla gelosia.

Beato l'uomo che è corretto dal Signore!




INVIA AD UN AMICO
scrivi la tua E-mail:

scrivi la E-mail amica:

Logo e Dominio www.osanna.org © copryright OSANNA 2003 - webmaster G. F.
I contenuti del sito sono di libera divulgazione ed utilizzo, se non coperti da diritti terzi
[Home] [Chi siamo] [Contattaci] [Servizio] [Eventi]