Ognuno di noi si conduce nel mondo secondo il proprio modo di vivere. La nostra condotta può essere buona o brutta a seconda di ciò in cui crediamo. Ma ci chiediamo se per il Signore la nostra condotta è giusta secondo Lui?
Il peccato più grave che un uomo possa commettere è quello di tradire il Signore dopo averlo conosciuto servendo altri dèi. E questo tradimento, che Dio chiama adulterio, è quello che Israele ha commesso nei confronti di Lui.
Dio rimprovera duramente coloro i quali, dopo che sono stati benedetti da Lui, invece di crescere nella conoscenza dell'Eterno, si allontanano per servire altri idoli muti.
"Ascoltate la parola dell'Eterno, o casa di Giacobbe, e voi tutte le famiglie della casa d'Israele! ... E io v'ho condotti in un paese ch'è un frutteto, perché ne mangiaste i frutti ed i buoni prodotti; ma voi, quando vi siete entrati, avete contaminato il mio paese e avete fatto della mia eredità un'abominazione. I sacerdoti non hanno detto: 'Dov'è l'Eterno?' i depositari della legge non m'hanno conosciuto, i pastori mi sono stati infedeli, i profeti hanno profetato nel nome di Baal, e sono andati dietro a cose che non giovano a nulla". (Ger 2:7-8)
Baal significa Signore che i popoli intorno ad Israele lo identificavano con Dio progenitore degli dèi.
Cosa è che determina a quale Signore si riferisce oggi il profeta, il pastore, i depositari della legge? Semplice, dall'applicazione della Parola di Dio nella loro vita.
Ecco perché Gesù avvertì tutta la Chiesa dicendo "Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne' cieli." (Mat 7:21)
Quando l'idolo entra nel cuore dell'uomo lo spirito di Dio si allontana, l'uomo non ha più la guida dell'Eterno perciò ha abbandonato le Sue leggi e si costruisce novi dèi fatti di legno, pietra o altro materiale e a loro rivolge il proprio culto credendo di fare cosa gradita all'Eterno stesso.
Cosa ha da dire la Parola di Dio su questo?
"Come il ladro è confuso quand'è còlto sul fatto, così son confusi quelli della casa d'Israele: essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti, i quali dicono al legno: 'Tu sei mio padre', e alla pietra: 'Tu ci hai dato la vita!' Poiché essi m'han voltato le spalle e non la faccia; ma nel tempo della loro sventura dicono: 'Lèvati e salvaci!' E dove sono i tuoi dèi che ti sei fatti? Si lèvino, se ti possono salvare nel tempo della tua sventura! Perché, o Giuda, tu hai tanti dèi quante città." (Ger 2:26-28)
Esaminiamo noi stessi per vedere se in noi c'è anche un piccolo insignificante idolo e facciamo pulizia nella nostra mente con l'aiuto del Signore l'Eterno unico vero Dio.
Liberiamoci oggi stesso dell'idolatria e torniamo al nostro Dio che ha misericordia di tutti. Domani forse è troppo tardi.