La nostra società, cosiddetta cristiana, non è un esempio di amore per Dio e per i suoi comandamenti. Perciò non c'è da meravigliarsi se pochissimi si chiedono chi è Gesù e cosa è venuto a fare Gesù nel mondo. Soltanto per morire come un criminale sulla croce?
Gesù si definisce "l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio" (Apoc 3:14.) e in una parola "la Verità".
È curioso come tutti gli uomini cercano, desiderano la verità nella loro vita ma, poi, quando la trovano non tutti la seguono e si rivolgono alle favole. Gesù raccontò la parabola del seminatore con la quale profetizzò questa situazione nel mondo: la Parola di Dio è sparsa su tutto il mondo ma non tutto è terreno fertile. Per accogliere la Parola e farla portare a frutto è necessario preparare il terreno, dissodarlo, pulirlo dalle spine, dai sassi, ecc. invece, spiritualmente questa società ha abbandonato il terreno lasciandolo deserto e infruttifero, anzi ha aggiunto menzogna e tribolazione.
Gesù afferma: "Santificali nella verità: la tua Parola è Verità". (Giov 17:17).
Gesù il Cristo è il Maestro per cui se ci consideriamo veramente suoi discepoli dobbiamo ascoltare la sua voce e proclamarla non solo a parole ma anche e soprattutto con il nostro esempio quotidiano. Questa è la nostra sfida all'andazzo di questo mondo, significa andare controcorrente, è difficile ma con l'aiuto di Dio ogni suo vero discepolo ce la farà.
Ci sono credenti che spendono tempo e denaro per diffondere la Bibbia e questo è lodevole, tuttavia pochi invitano a studiarla o come diceva qualcuno di "togliere la polvere dalla propria copia che ognuno ha in casa".
Gesù ci dice "voi siete i miei testimoni [martiri]" affinché la Parola di Dio sia predicata e conosciuta dagli uomini. Questo è il nostro compito principale.
"Allora Pilato gli disse: Ma dunque, sei tu re? Gesù rispose: Tu lo dici; Io sono re; Io sono nato per questo, e per questo sono venuto nel mondo, per testimoniare della verità. Chiunque è per la verità ascolta la mia voce". (Giov 18:37).