Gesù si rivelò inequivocabilmente "a quelli di casa sua" come il Messia atteso da Israele mandato da Dio Padre. Egli disse apertamente "Io sono la luce del mondo" e si dichiarò anche l'"Io sono" cioè il Signore di Israele, Colui che ha liberato il suo popolo dalla schiavitù dell'Egitto.
È però interessante ciò che viene riportato dal vangelo riguardo agli interlocutori di Gesù. Egli non parlò solo a persone che non avevano avuto la possibilità di comprendere quello che predicava, ma ad alcuni era stata data l'occasione di conoscerLo. Mentre Egli si rivelava al popolo per quello che effettivamente era "Mentr'Egli parlava così, molti credettero in Lui" (Giov 8:30). Molti avevano compreso che Gesù era il Messia (il Cristo) atteso.
Allora Gesù, che leggeva il cuore dell'uomo, si rivolse a quelli che lo avevano riconosciuto censurandoli duramente perché si ritenevano un popolo santo in virtù della discendenza di Abramo mentre il loro cuore macchinava del male contro il Cristo di Dio: "Se foste figliuoli d'Abramo, fareste le opere d'Abramo; ma ora cercate d'uccider me, uomo che v'ho detta la verità che ho udita da Dio; così non fece Abramo. Voi fate le opere del padre vostro". (v. 40-41)
Dal racconto si evince come quelli che lo avevano riconosciuto come il Messia promesso invece di onorarlo non lo accettarono come loro Signore e Re perché - per il loro orgoglio ed egoismo - la Parola di Dio non penetrava nei loro cuori. Quei giudei avevano creduto in Lui ma non avevano creduto a Lui!
Senza mezzi termini il Signore manifestò i loro pensieri: "Voi siete progenie del diavolo, ch'è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c'è verità in lui. Quando parla il falso, parla del suo, perché è bugiardo e padre della menzogna". (v. 44).
Quanti oggi credono in Gesù ma non a Gesù ovvero credono che la Bibbia è Parola di Dio ma vanno oltre e non si attengono ad essa perché amano la loro tradizione?>/p>
Chi non vuole che Gesù il Cristo regni nella propria vita chiude la porta in faccia alla Verità e diventa preda della menzogna. Ci si può riempire la bocca con la Parola di Dio, ripetere continuamente o scriverlo sui muri anche sulla pelle "Gesù è il Signore" MA se non si crede all'unica Verità - la Bibbia - e non si pratica la sua Parola non vale nulla. Se non si ama Dio con tutto il cuore e il prossimo come se stessi la nostra vita non serve a nulla.
"In verità, in verità vi dico che se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte". (v. 51).
Anche noi quando ci rifiutiamo di praticare la sua Parola è come se diciamo al Signore "chi pretendi di essere?". Un credente nominale è, infatti, colui che crede in Lui ma non crede a Lui. Per questo è di vitale importanza prestare fede solo nella sua Parola e non nella tradizione dell'uomo che ha sostituito l'autorità di Gesù il Cristo con uomini ritenuti "infallibili e immacolati" con la funzione di vicari di Cristo. Non dimentichiamo ciò che Gesù disse: "... Guardate che nessuno vi seduca. Poiché molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e ne sedurranno molti. [...] Allora, se alcuno vi dice: 'Il Cristo eccolo qui, eccolo là', non lo credete; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigî da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l'ho predetto. Se dunque vi dicono: Eccolo, è nel deserto, non v'andate; eccolo è nelle stanze interne, non lo credete; perché, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figliuolo dell'uomo." (Matteo 24:4-27).
Ricordiamoci sempre di ciò che il Maestro ci ha detto: "le parole che vi ho detto sono spirito e vita". Le sue parole scritte una volta e per sempre e non quelle di altri.