Il nostro Redentore il Santo di Israele.

Isaia 47:4


Guardiamoci intorno, ecco il mondo è una bolgia. Problemi piccoli e grandi che soffocano l'umanità, è una tribolazione che sta crescendo giorno dopo giorno finché stritolerà l'umanità. Ogni uomo spera in un salvatore, in qualcuno che possa portare pace, sicurezza e giustizia, ecc. ma può un uomo salvare l'uomo? Esiste un uomo così potente, perfetto e giusto che possa salvare l'uomo da se stesso? Ammesso che ci possa essere un uomo che possa governare su tutta la terra, non potrà risolvere il vero problema: cambiare la natura perversa ed egoistica dell'uomo causa dei suoi mali ovvero debellare il peccato.

La vera pace e vera giustizia solo il nostro Creatore la può dare. Solo in Lui si trova la soluzione di tutti i mali dell'umanità. E per raggiungere la meta Egli ha indicato la via, l'unica via: Gesù il Cristo. Questi è il Salvatore, l'unico liberatore dal peccato; Egli è Colui che salva e libera ogni popolo. La Sua venuta era nel piano di Dio di salvezza stabilito già prima della fondazione del mondo e prima che ogni creatura fosse formata affinché l'uomo non si perda ma abbia vita eterna.

"Sappia dunque sicuramente tutta la casa d'Israele che Iddio ha fatto e Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso". (Atti 2:36)

Dio mandò il suo unico Figlio a parlare direttamente all'uomo dell'amore incommensurabile che Egli ha verso le sue creature e rivelare la fine dei governi umani mediante l'avvento del suo Regno che sarà presto su tutta la terra.

Può sembrare strano, ma l'uomo naturale non può comprendere le cose di Dio né tantomeno il sacrificio di Cristo senza che venga rivelato dallo Spirito di Dio: "Perciò vi fo sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: Gesù è anatema! e nessuno può dire: Gesù è il Signore! se non per lo Spirito Santo". (1Cor 12:3).

È difficile per noi comprendere la potenza della venuta in carne del Figlio di Dio allo stesso modo non si può comprendere la sua morte ossia l'espressione del suo amore verso ogni creatura, senza rivelazione, perché chi era appeso a quel legno non era un uomo normale ma la Parola che ci ha creati. Se fosse stato un uomo normale non avrebbe salvato nemmeno sé stesso.

Tutti i criminali venivano crocefissi; la crocifissione era la condanna che andava di moda all'epoca e se si immagina Gesù come un uomo normale allora significa che non è compreso il suo sacrificio e non Lo si riconosce per quello che era e che è veramente.

Il calvario che ha voluto percorrere per noi da innocente e puro: la sua cattura, il suo interrogatorio dai potenti del mondo, le atroci frustate, le derisioni sprezzanti, le offese, la fatica per portare il palo, la crocifissione per mezzo di atroci dolori, rimase in croce dalle nove del mattino alla tre del pomeriggio, la morte e, infine, il trapasso della lancia nel costato. Tutto era stato profetizzato.

"Ma Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è stato su Lui, e per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione". (Isaia 53:5).

È possibile per ogni credente comprendere questo?! Difficile, ma non impossibile.

Si dice spesso che per comprendere i problemi degli altri dobbiamo viverli anche noi, di solito per comprendere appieno la situazione bisogna esserne protagonisti. E così è per il Signore, per amore suo "Poiché a voi è stato dato, rispetto a Cristo, non soltanto di credere in lui, ma anche di soffrire per Lui, sostenendo voi la stessa lotta che mi avete veduto sostenere, e nella quale ora udite ch'io mi trovo" (Fil 1:29-30).

La vera conversione è riconoscere Gesù come Signore della nostra vita, Egli è la nostra salvezza; perciò chiediamo con il cuore a Dio Padre di rivelarci il suo grande amore che è nel suo Figlio Gesù. Non esiste e non può esistere futuro senza di Lui.

Sia ringraziato sempre il Signore per il suo immenso sacrificio per i nostri peccati. Gesù il Cristo è il Salvatore della sua vera Chiesa, dell'Israele di Dio. confidiamo nella sua promessa:

"e quando sarò andato e v'avrò preparato un luogo, tornerò, e v'accoglierò presso di me, affinché dove son io, siate anche voi"(Gv 14:3)

"Padre, io voglio che dove son io, siano meco anche quelli che tu m'hai dati, affinché veggano la mia gloria che tu m'hai data; poiché tu m'hai amato avanti la fondazione del mondo."( Gv 17:24)

VENGA IL SUO REGNO!




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