Nella nostra vita quotidiana sul luogo di lavoro, al bar, al parco, ecc. capita spesso di discorrere di problemi di lavoro, sociali, economici, politici e anche religiosi con persone non credenti. È chiaro che non è possibile condividere le opinioni che alcuni interlocutori hanno delle cose del mondo per cui ci sono delle volte che diventa irresistibile censurarli e c'è la tentazione di mostrare tutta la conoscenza della Parola di Dio senza controllo.
Gesù ci avverte con parole dure perché è una questione molto importante sia per non avere problemi noi e sia per non calpestare la Sua Parola; infatti, Egli dice: "Non date ciò ch'è santo ai cani e non gettate le vostre perle dinanzi ai porci, che talora non le pestino co' piedi e rivolti contro a voi non vi sbranino" (Matt 7:6).
Paolo sapeva che è di vitale importanza crescere nella conoscenza della Parola, ma avverte che senza amore si corre il rischio di diventare molto orgogliosi fino a sentirsi superiori e arroganti; perciò, scrisse:
"Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come dovete rispondere a ciascuno" (Col 4:6).
Dobbiamo essere pronti e preparati come bravi discepoli che hanno compreso la lezione del Maestro affinchè siamo in grado di rispondere alle domande che ci vengono fatte a motivo della nostra condotta giusta e onesta controcorrente con l'andazzo di questo mondo malvagio e non già a sviscerare tutta la nostra conoscenza della Parola.
In un mondo cosi malvagio tutta la sapienza umana e tutte le conseguenze del suo operato sono cosi perversi che non lascia più spazio alle buone parole.
In fin dei conti, di tutto questo progresso e caos non resta nulla; abbandonata la fede in Dio, l'uomo muore senza una speranza, senza gioia, senza amore. Tutto il mondo giace in questa situazione. Anche l'uomo più ricco, più sapiente deve arrendersi all'evidenza che tutto le cose materiali sono vanità, l'unica cosa che serve è ricevere e ritenere la buona Parola della salvezza.
Per ogni cosa Dio ha stabilito un tempo, anche il tempo per ascoltare la Sua Parola, la Buona Notizia ed è una benedizione per chi può darla ed è doppia la benedizione per chi l'ascolta, perchè il Vangelo di Dio riprende, consola e dà vita a chi l’accoglie con gioia.
Gratuitamente abbiamo ricevuto e gratuitamente dobbiamo dare. Perciò, secondo l'opportunità che il Signore dà ad ognuno di noi, predichiamo Cristo morto e risorto per la salvezza di ogni uomo.
"Ma siccome abbiamo lo stesso spirito di fede, ch'è in quella parola della Scrittura: "Ho creduto, perciò ho parlato" anche noi crediamo, e perciò anche parliamo, sapendo che Colui che risuscitò il Signor Gesù, risusciterà anche noi con Gesù, e ci farà comparir con voi alla sua presenza" (2Cor 4:13-14).
È una gioia grande poter condividere con gli altri l'amore che il Signore Gesù ci ha donato: "Uno prova allegrezza quando risponde bene; e com'è buona una parola detta a tempo!" (Prov 15:23). Rammentiamoci del consiglio di Paolo: “Niuna mala parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete alcuna buona che edifichi, secondo il bisogno, ditela, affinchè conferisca grazia a chi l'ascolta. ” (Efes 4:29).
Chi è sulla via della Salvezza quando sente la Parola di Dio prova attrazione e con grande allegrezza e gioia l’accoglie nel suo cuore, è come se la Luce si accende nella propria mente e per la prima volta egli si vede come è fatto veramente.
Beato chi riceve il vero Dio che è immutabile, che non cambia, che salva senza imputare i peccati a chiunque riconosce di essere peccatore e si avvicina a Lui e persevera nella via di Dio.